Grofé: Symphonic Suites

Sotto la bacchetta di Eugene Ormandy e con la Philadelphia Orchestra, la Grand Canyon Suite prende vita attraverso dipinti sonori di straordinaria vividezza: dall’ampio respiro delle valli alla furia del temporale, fino alle delicate sfumature dell’orizzonte al tramonto.

Con il Buffalo Philharmonic Orchestra diretto dallo stesso Grofé, l’Aviation Suite evoca la meraviglia del volo d’epoca: l’emozione del decollo, l’eleganza in quota e le suggestioni dei paesaggi visti dall’alto si intrecciano in un racconto strumentale tanto dinamico quanto poetico.

Sempre con il Buffalo Philharmonic, la Niagara Falls Suite celebra la potenza delle cascate: il fragore delle acque, le atmosfere di leggenda e i momenti di quiete romantica si susseguono in un continuum di forza drammatica e lirismo sospeso.

André Kostelanetz dirige la New York Philharmonic nella Mississippi Suite, un omaggio orchestrale al grande fiume americano: la maestosità del suo corso, le atmosfere folcloristiche di vecchie memorie e l’esplosione festosa del carnevale sono resi con raffinata eleganza.

Metropolis: A Blue Fantasy, affidata alla Beau Hunsks Orchestra, fonde elementi jazzistici e orchestrali per restituire l’energia urbana e il fascino notturno della grande città, in una miscela di colore e ritmo sorprendente.

Nel Piano Concerto in re minore il dialogo serrato tra Jesús María Sanromá e il Rochester Symphony Orchestra esalta virtuosismo e intensità emotiva, tra passaggi agili e momenti di profonda riflessione.

“The Story of Atlantic Crossing”, narrata da Anton Dolin ed Ethel Le Vane, unisce recitazione e partitura con la New Symphony Orchestra di Grofé, trasformando il racconto storico in un’esperienza multimediale suggestiva e coinvolgente.