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Velut Luna

Sergej Rachmaninov - Études Tableaux - Edoardo Brotto

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Sergej Rachmaninov - Études Tableaux (CVLD364)

Edoardo Brotto, piano

01 – Op.39 No.1 in C minor, Allegro agitato 3’09”
02 – Op.33 No.3 in C minor, Grave 4’46”
03 – Op.33 No.1 in F minor, Allegro ma non troppo 2’54”

04 – Op.33 No.2 in C major, Allegro 2’31”
05 – Op. 39 No.5 in E minor, Appassionato 5’14”
06 – Op.33 No.5 in E minor, Non Allegro – Presto 1’35”
07 – Op.33 No.7 in G minor, Moderato 3’ 41”
08 – Op.33 No.4 in D minor, Moderato 2’54”
09 – Op.39 No.8 in D minor, Allegro Moderato 3’17”
10 – Op.39 No.2 in A minor, Lento Assai 6’45”
11 – Op.39 No.3 in F# minor, Allegro Molto 2’48”
12 – Op.39 No.6 in A minor, Allegro 2’26”

total time: 42’00”

88kHz / 24bit original digital recording made at M° Edoardo Brotto’s studio, Italy, on the 1st and 20th of May 2023.

Analog mix & mastering made at Velut Luna Studio, Valencia, Spain, on the 26th of August 2023.

M° Edoardo Brotto plays his BECHSTEIN D282 CONCERT GRANDPIANO “ALBUS”, tuned and prepared by Edoardo Brotto.

M° Edoardo Brotto chose Sennheiser MKH 8020, Schoeps CMC6 Mk21, Millennia Media HV 3C and Rupert Neve 5211 Portico Designs mic preamplifiers.

The original master was monitored and personally approved by M° Edoardo Brotto.

INTRODUZIONE DI EDOARDO BROTTO

Gli Études Tableaux, miniature-capolavoro di una straordinaria bellezza armonica, di forma, di scrittura, di sintesi, di immagini che sono in grado di evocare e…di una straordinaria difficoltà musicale e tecnica. Non voglio aggiungere altro, la musica è meravigliosamente descrittiva ed è giusto che sia l’ascoltatore a creare i suoi mondi e a percepire i quadri che ogni brano dipinge.
Nonostante il repertorio sia noto agli appassionati, questo è un disco particolare e, contrariamente allo standard, ve lo racconto in prima persona.

Non avevo il coraggio di suonare gli Études nemmeno quando facevo il pianista a tempo pieno, nonostante avessi sotto le mani le maggiori opere di Rachmaninov, compreso il suo formidabile terzo concerto. Ho pensato invece di studiarli e inciderli quando la vita si è fatta molto più complessa; ingegnere di giorno, pianista di notte. Non voglio mentire dicendo che conciliare le due cose sia facile, non lo è. Suonare a livello da incisione è già di per sé una grande sfida, aggiungere un lavoro complesso da tutti i giorni, rende il tutto eccezionalmente provante. Queste righe fungono da contesto al concetto fondamentale che desidero passi a chi leggerà queste parole: è possibile porsi e centrare obiettivi apparentemente impossibili in un contesto di vita già più che piena. E lo dico perché vale la pena, qualunque cosa si scelga. Le sfide, vinte o perse, ci regalano insegnamenti preziosissimi in primis sul nostro io, sui nostri limiti che puntualmente si riveleranno errati, e poi ci donano una magnifica ondata di conoscenza nuova, ad ampio spettro. Quello che ci vuole è una buona dose di volontà inossidabile, una predisposizione a resistere alla fatica, a volte alla sofferenza, e non farsi mai distrarre dall’obiettivo primario. E un’altra cosa scrivo, non accontentarsi mai di imparare, studiare, sfidarsi, migliorarsi. Perché la soddisfazione è la morte del desiderio.

Ora, venendo alle particolarità di questo disco, cominciamo col fatto che il pianoforte utilizzato per l’incisione è il mio personale: un meraviglioso Bechstein D282 che io chiamo Albus. Un sogno di una vita intera, durato più di vent’anni, diventato realtà. Albus mi è stato consegnato direttamente da Berlino questo aprile (2023) e la sua inaugurazione è stata proprio l’incisione di questo disco. La preparazione e accordatura del pianoforte per l’incisione, l’ho curata personalmente.
Altro fatto peculiare è che questo disco l’ho registrato io. Con ciò intendo proprio che il lavoro di sound and balance engineer (posizionamento dei microfoni, bilanciamento, trattamento acustico e registrazione) l’ho svolto personalmente. Avevo in mente una ripresa che fosse il più fedele possibile al suono dello strumento, estremamente dettagliata e precisa, con particolare attenzione dedicata ad ottenere una perfetta immagine sonora. La scelta è ricaduta inevitabilmente su elettroniche di assoluta eccellenza e dalla caratteristica di una risposta in frequenza lineare e timbrica neutra: microfoni Sennheiser e Schoeps, omnidirezionali e sub-cardiodi per una grande presenza e cristallina pulizia, preamplificatori Millennia e Rupert Neve che garantissero la minor alterazione possibile del segnale nativo, cavi di segnale all’altezza dei componenti citati.
Anche questo è il frutto di anni di studio, di esperienza e di errori; un doveroso grazie va ai preziosi insegnamenti del mio produttore Marco Lincetto al quale ho poi lasciato le tracce finite. Nelle sapienti mani di Marco ho affidato la delicata fase di missaggio e mastering, rigorosamente in catena analogica, come piace a me. Il risultato è una registrazione con un suono naturale e di grande impatto che, con un impianto ben costruito, vi fa entrare il pianoforte in casa, in tutta la sua gloria.

Riguardo la scelta dei brani e del loro ordine, è da molto tempo che intuitivamente avevo immaginato questa esatta sequenza. È un percorso di suoni e di immagini che nella mia testa si è sviluppato proprio così, che amo particolarmente e pertanto, non necessiterebbe di ulteriore illustrazione. Ciononostante, aggiungo che da persona che naturalmente percepisce e immagina mondi astratti, al di là delle immagini che questi brani-quadro evocano, la loro sequenza, per spiegarla a parole comprensibili, mi ricorda una bellissima iterazione di funzioni sinusoidali in tre dimensioni spaziali e una temporale, traducibile in un lenzuolo di puro spazio che si muove sinuosamente, avvolgendoti a volte, intervallando momenti di grandissimo impeto ad altri di profonda riflessione, a volte sgomenta, ma in ogni caso intima. A fronte dell’incisione integrale, l’aver estratto questi dodici brani in questo esatto ordine, non ha fatto altro che confermare quell’intuizione avuta molto tempo addietro. Raccomando un ascolto di filato per comprendere al meglio quanto scritto sopra.

Rachmaninov e io.
Si potrebbe dedicare l’intero libretto solo a questo tema. Semplicemente, per concludere, la sua musica è la mia anima gemella in musica. Ho dedicato gli ultimi quindici anni a studiare e suonare le sue opere. Il suo linguaggio è talmente parte di me che ho inciso un intero disco (Within & Without – Homage to Rakhmaninov) che raccoglie una serie di mie composizioni originali dedicate al grande maestro. Con questo invece, voglio rendergli di nuovo omaggio suonando la sua di musica, per celebrare il 150simo anniversario della sua nascita.

 

Customer Reviews

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M
Monica
Straordinario! Un prezioso gioiello, l'album, e l'interprete!

Ho ascoltato l'album più volte prima di riuscire a razionalizzare l'ondata di fortissime emozioni che ho provato ad ogni ascolto. E, ad ogni ascolto rimanevo sempre più incantata, allibita a volte, dalla straordinaria capacità di Edoardo di far parlare la musica. Pare che abbia un dono straordinario che unisce comprensione profonda del contenuto dei brani e della loro struttura alla capacità di, letteralmente, dispiegarli e spiegarli suonandoli. Edoardo fa ciò che non ho mai sentito prima, ti guida attraverso il suono, illumina ogni elemento, chiarissimo, dove serve. Ti dice: ascolta qui questo bel dettaglio. E poi, le sue mani, straordinarie! Cristalline le note, il suono. Ma più di tutto, io non avevo mai sentito prima tutti questi dettagli così ben presentati e portati all'orecchio dell'ascoltatore attento. La sua interpretazione è a straordinaria, squisita, potentissima. Ti incanta, ti tiene incollata al suono, tanto da non voler più smettere di ascoltarlo. I brani lenti e riflessivi portano alla luce un ragazzo con una profondità d'animo e d'intelletto fuori dal comune. Che dire poi del suono, stupendo! Ha pure registrato lui, il suo pianoforte, e divinamente. Preservate al meglio questo ragazzo, che è prezioso un gioiello per il mondo!

M
Max Ishiwata
素晴らしい仕事

CDを完全に収める素晴らしい仕事!

L
Lily Nightingale
Extraordinary. Love. Passion. This album gives me shivers!

Literally having shivers listening to any piece of this album. This album shows that M° Brotto sings of love with a playing so real, so passionate, yet so composed and never over the top and you know he has been there before. This album places us in a nostalgic state, it is about romance.
I have had the fortune of hearing M° Brotto live in London years ago, he is an unbelievably multifaciated talented man. I have followed his music since then and every time I listen to his works, recordings, he never ceases to surprise me.
In this album, his playing is so detailed and precise, that one questions where and if he finds a limit in his skills. Any note is well placed, well spaced, well timed and it all contributes to the bigger pictures which Edoardo seems to have crystally clear in his mind. His tone is as smooth as chocolate mousse and his forte sections as rich as bells resonating in church towers. Hard to describe, but somehow he is able to get the most rich and deep tone I have ever heard.
M° Brotto is not just an extraordinary pianist, but an extraordinary musician in the broadest sense. He is able to take you and guide you down a musical path in a way that has never been heard before. His soul is a gem.
To summarize: let youself be taken by his hand and let yourself go and meander in his wonderful world of sounds.

E
Erik Wern
An absolute gem! One of the best piano records out there. Brotto is a genius

Gentlemen, a truly great album, a gem which should not be missing from the collection of any true enthusiast. Brotto's interpretation of the Etudes-Tableaux, technically extremely demanding pieces and adequately mastered by very few pianists is, in short, magnificent! To say the least! Exceptional clarity, sculpturally clear phrasing, extraordinary contrasts and perfectly placed rubatos. It seems that M° Brotto does not feel and does not make us feel the difficulty inherent in each of the pieces, just listen to Op. 39 n.1, n.3, n.5, n.6, Op.33 n.5 and surely you will realize how impressivevely they have been mastered.M° Brotto put virtuosity at the service of Music and this makes him a true, great virtuoso! Having listened to all of his composing works and now this phenomeal recording, the term "genius" comes to mind as most fittable towards M° Brotto's persona. Sound: stupendous! Probably, if not the best, one of the very best piano recordings which is out there. His Bechstein D282, miked, prepared and tuned by Brotto himself, is a stunning surprise of an instrument. The sound is powerful, dynamic, true, sumptuous with an impact that defining it as impressive, is still far away from what you actually perceive.
I repeat myself, it is a must have album!

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