Retrato Brasileiro - Giuditta Franco, Pietro Pasinato
Retrato Brasileiro (CVLD351)
Giuditta Franco, voice
Pietro Pasinato, guitar
01 - Corcovado (Antonio Carlos Jobim) 3:47
02 - A Felicidade (Antonio Carlos Jobim, Vinícius de Moraes) 3:30
03 - Samba Em Preludio (Vinicius de Moraes, Baden Powell) 4:12
04 - Agua De Beber (Antonio Carlos Jobim, Vinícius de Moraes) 3:06
05 - So Por Amor / Retrato Brasileiro (Baden Powell) 7:00
06 - Chega De Saudade (Antonio Carlos Jobim, Vinícius de Moraes) 3:53
07 - Interludio (Pietro Pasinato) 1:31
08 - Retrato Em Branco e Preto (Antonio Carlos Jobim) 2:48
09 - Samba Da volta (Toquinho, Vinícius de Moraes) 3:43
10 - Luz Negra (Nelson Cavaquinho, Amancio Cardoso) 2:41
11 - How Insensitive (Antonio Carlos Jobim) 3:10
12 - Garota de Ipanema (Antonio Carlos Jobim, Vinícius de Moraes) 2:47
Total time: 42:15
All arrangements by Pietro Pasinato & Giuditta Franco
24bit / 88.2 kHz original recording made strictly live-in-studio at Magister Recording Area,
Preganziol, Italy, on August 22, 2022
Production: VELUT LUNA
Executive Producer: Marco Lincetto
Musical producer: Marco Lincetto
Recording, mix & mastering engineer: Marco Lincetto
Photo: Marco Lincetto
Italian text: Marco Lincetto
English text: Marco Lincetto
Spanish Text: Marco Lincetto
Design & layout: L'Image
Social Media Manager: Massimo Corvino Consulting
41 anni in due...
Giuditta Franco è una cantante che ha appena compiuto 21 anni, che nasce in una famiglia di musicisti, che canta forse da sempre, ma che anche ha pensato di formare la sua voce, studiando in Conservatorio.
La bellezza del suo timbro vellutato, aiutata da una tecnica vocale impeccabile, ci fa ricordare uno stile dimenticato, affabulatorio, che alcuni grandissimi del passato hanno fatto sì che nascesse anche una definizione precisa per questo modo di cantare, ovvero "crooner". E questi grandissimi vanno da Frank Sinatra, a Nat "King" Cole, a Tony Bennet, ma anche, al femminile, da Lena Horne, a Rosemary Clooney, fino alle famosissime Diana Krall e Norah Jones.
Giuditta canta con timbro profondo, vellutato, caratterizzato da note basse suadenti e note alte scintillanti, ferme e mai aggressive e così ti accompagna in una dimensione di musica vera, armonicamente complessa, melodicamente ammaliante. Tutte caratteristiche che trovano autentica esaltazione e piena valorizzazione dal grande repertorio della bossanova classica.
Pietro Pasinato non è da meno. 20 anni, chitarrista eccelso che parallelamente ai rigorosi studi accademici al Conservatorio, ha sempre mantenuto curiosità e applicazione anche nei confronti di altri generi musicali, dal jazz, innanzitutto, alla musica brasiliana e perchè no, strizzando l'occhio al rock e al blues.
La sua tecnica non teme rivali, è una tecnica "metabolizzata", che nonostante la giovane età consente a Pietro di potersi concentrare sulle nuances dello stile specifico che di volta in volta decide di affrontare: una sorta di Zelig elegantissimo al servizio della grande musica.
Giuditta e Pietro rappresentano un mix tanto perfetto quanto esclusivo nel panorama musicale dei giovani d'oggi. Per nulla servi di un sistema commerciale che li spingerebbe a muoversi in tutt'altri ambiti, sia a livello di contenuti che di spazi mediatici, loro hanno scelto invece di cavalcare la pericolosa tigre dei masterpieces del passato, un repertorio in cui tutti i più grandi di ogni tempo si sono già espressi.
E' una sfida che io so essere già vinta e che non a caso ho deciso di fissare in un disco che lo farà capire anche a tutto quel pubblico più curioso e attento, lontano dalle sirene della comunicazione di massa.
Retrato Brasileiro è il titolo di una delle più famose canzoni scritte da Baden Powell che descrive perfettamente anche il senso di questo disco: un significato che nell'intimo è ancora meglio fotografato dalla canzone, famosissima "Chega de Saudade", ovvero "Basta Nostalgia" che nel testo originale è dedicata ad una donna. Ma noi vogliamo leggere un significato traslato di questo testo, dedicando l'affermazione "Basta Nostalgia" alla Grande Musica.
Basta Nostalgia della Grande Musica Brasiliana dell'epoca della Bossa Nova, da parte di tutto quel pubblico stanco dei clichè di plastica imposti dal grande circo mediatico della contemporaneità: la Grande Musica ritorna e lo fa non con una vecchia gloria sul viale del tramonto, ma con due ragazzi giovanissimi che sanno ridare linfa vitale alle note vere, quelle che non moriranno mai.
Buon ascolto!
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