LIGHT AND DARK - ART PERCUSSION ENSEMBLE

LIGHT AND DARK (CVLD196)

Autore: Massimo Malaguti, Massimo Pastore
Esecutore: ART PERCUSSION ENSEMBLE

Tracce --> CONTIENE 2 CD DIFFERENTI

CD 1 - “Light” Total Time 50:28
01 - Wind Sketch II 5:54
02 - Cadença para Berimbao 3:51
03 - Afro-amero 4:57
04 - Birdland 5:20
05 - Curupira 2:39
06 - Iara 3:31
07 - Saci Pererê 3:05
08 - Uirapurú 3:15
09 - Mula sem cabeça 3:09
10 - Why Not! 3:34
11 - Drum Concerto 11:06

CD 2 - “DARK” Total Time 48:13
01 - PreludE from English Suite BWV 807 5:12
02 - Mimesis 8:15
03 - moderato 3:12
04 - slow 4:05
05 - moderato allegro 3:05
06 - Metal-mente 6:20
07 – Kecak 12:00
08 - Ionisation 6:00

Note

Il titolo “LIGHT & DARK” si riferisce all’accostamento di differenti generi della musica tra il “leggero e il serio”, un multiforme astratto percussivo tra suoni della natura, danza, folklore, leggende e le severe architetture sonore da J. S. Bach fino ai giorni nostri. Nel CD “LIGHT” si possono apprezzare gli “Scherzi del Vento” Wind Sketch II della giapponese Keiko Abe spesso ispirata nella sua musica agli eventi della natura. Cadença per Berimbau di Ney Rosauro incentrato sullo strumento cordofono a percussione di origine africana utilizzato in Brasile nella danza acrobatica Capoeira. Afro-Amero di Phil Faini caratterizzato dalle profonde radici nella percussione dei ritmi in 6/8 della tribù africana degli Yoruba. Seguono i gradevoli arrangiamenti di Birdland di Joseph Zawinul, ex-Weather Report e di Why not! del virtuoso pianista di origine portoricana Michael Camilo. Con i Mitos Brasilerios di Ney Rosauro ci immergiamo nei misteri e nelle leggende brasiliane con la narrazione dei suoi bizzarri personaggi rappresentata da ritmi, suoni e strumenti quanto mai multicolori. A conclusione del CD si ascolta la batteria jazz solista accompagnata da una piccola orchestra di percussioni nel Drum Concerto di John Beck. Nel CD “DARK” si presenta invece un programma dallo spiccato stampo classico e contemporaneo. Si inizia con l’architettura sonora di J. S. Bach in questo Preludio nell’atipica versione per due marimbe; si prosegue con le compenetrazioni timbriche spazializzate di tubi sonori, bicchieri e vibrafono di Mimesis, brano composto per l’Ensemble da Giovanni Bonato, e con l’esperienza unica di Lou Harrison, nel 1942, sperimenta i riferimenti alla musica giavanese con suoni ricavati da oggetti recuperati quali avvalendini, freni a disco, molle da orologio e da camion… A seguire: Metal-mente un brano seriale per vibrafono e soli metallofoni percussivi e sfregati con curiose ma efficaci modalità, dedicato ad Edoardo Gioachini all’Ensemble; Kecak “la danza delle scimmie chiacchierone” del giapponese Akira Nishimura, ispirato ad una delle drammaturgie dell’isola di Bali e basato su quattro sequenze che s’intrecciano come una cintura ritmica accoppiata a una coppia di timpani e vibrafono che sviluppano un dialogo simile al Raga indiano. Si conclude con una versione “live” di Ionisation di Edgard Varèse per tredici esecutori, definito da Curt Sachs “la più grande ispirazione ritmica mai composta”, un capolavoro assoluto, terminato nel 1932, caratterizzato da un’incessante esplosione di fantasia e creatività timbrica all’interno di elementi costruttivi tradizionali.

Production: Conservatorio Statale di Musica “Cesare Pollini” / Velut Luna
Executive producer: Marco Lincetto
Musical producer: Massimo Pastore
Recording, Editing & Mastering engineer: Matteo Costa
Design: l’image
Photo: Arrigo Axia
Marketing: Francesco Pesavento
Sales Manager: Moreno Danieli & Patrizia Pagiaro
Press Agent: Emanuela Dalla Valle
World Wide Contacts: Cristiana Dalla Valle